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Una moglie innamorata 3


di cuckold211
23.02.2025    |    2.132    |    11 9.9
"Mio marito mi tira su e mi ordina: "Mettiti a pecora con la gamba sul quel puff, voglio scoparti, troiaaa" Non lo avessi mai fatto; adesso mi..."
Eravamo terribilmente eccitati: mio marito mi sfila il vestitino, mi fa mettere con la faccia sul tavolo e si mette a leccarmi la fica; poi inizia a stuzzicami il buco del culo, porta gli umori della fica al buco del culo ed inizia a penetrarmi con le dita; prima uno, poi, man mano, due; ' cazzo quanto mi piace '. Lui mi dice: "Sta buona, zoccola, voglio sfondarti il culo stasera; te lo meriti proprio; ho visto come facevi la civetta con Ale; quello, se ti becca da sola, ti fa la festa; lo hai fatto troppo sballare, stasera, non ti toglieva gli occhi di dosso".
Intanto mi punta il cazzo sul buco del culo; mi sento una troia, lo voglio, lo voglio nel culo, stavolta sono io a dirglielo:
"Dai, porco, che aspetti a mettermelo nel culo?"
Mentre lui cerca di infilamelo delicatamente, sono io a far in modo di andargli incontro e farmelo entrare tutto dentro....
Lo volevo tutto dentro, quel cazzo era durissimo e lui, a sentire che ero cosi calda e vogliosa, ha iniziato a stantuffarmi, prima piano e poi sempre più forte; mi scopava divinamente, mentre gli dicevo:
"Devi mettermelo più spesso nel culo, cazzo, quanto mi piace! Godoooo, godoooo, sì, pensa se c'era anche Ale, magari con il suo cazzo nella figa".
Lui ormai era all'apice e lo sento urlare: "Sborro, puttana, prendi tutta la mia sborra che te lo riempito questo culo ....."

Dopo quel magnifico amplesso, ne discutiamo concludendo che non è il caso di coinvolgere Ale nelle nostre porcate, tanto più che abbiamo in comune un rapporto di lavoro. Decidiamo che il gioco vada cambiato....
Una sera, durante la settimana, mio marito rientra dal lavoro; io sono intenta a preparar la cena e lui apre un discorso un po' strano, prendendolo alla larga, per infine concludere:
"Che ne pensi, se sabato sera uscissimo a cena e poi fare un giro in qualche locale?" Gli rispondo subito:
"Ok, sììì, ma di che locale si tratta?" Lui, dopo averci girato un po' intorno, dice:
"Si tratta di un club prive'" Ed, io: "Cosa, cosa?"
Non ci potevo credere: mio marito aveva voglia di portarmi in uno di quei locali, boh?"
"Non lo so, devo pensarci; non so se me la sento". E lui subito aggiunge:
"Amore, sarà una prova: entriamo e, se non ti piace, ne usciamo; è solo curiosità la mia". "Ci penserò ..."
Riflettei e poi iniziai a far un po' di ricerche su Google; volevo rendermi conto di come fossero organizzati questi locali e cosa si facesse al loro interno. Mi sembrava un po' eccessivo per noi, però mi son detta: ' Boh, proviamo, vi entriamo e poi si vedrà '. Era una cosa di cui non potevo far parola con nessuno, per riceverne qualche consiglio, né, tantomeno, parlarne con le mie amiche.
Sabato mattina, mi sento in fibrillazione: sono molto confusa sul da farsi; mio marito è fuori ed io sono in casa; decido di uscire a far compere, altrimenti sarei impazzita....
Rientrata nel tardo pomeriggio, ho avuto appena il tempo di riflettere sulla serata e mi dico: ' Sì, proviamoci: al massimo si ritorna a casa, senza impelagarci in cose strane '. Da ciò che leggevo su Internet, non era tanto facile capire come si evolvevano queste serate: succedeva veramente di tutto in questi locali.
Sono quasi le 19:00, sono in doccia e sento arrivare mio marito. "Amore, sei arrivato?" "Sì - mi dice - vado nell'altro bagno a prepararmi" ed aggiunge "Ti ho lasciato delle cose sul letto, per stasera"
Ne resto incuriosita, ma rispondo in maniera informale: "Ok, fra poco andrò in camera; ho quasi finito". Son davvero molto curiosa: cosa avrà preparato? In accappatoio, vado in camera e sul lettone trovo una borsa, con, all'interno, un paio di scarpe dai tacchi altissimi e dell'intimo, tipo autoreggenti e perizomi. Una gonnellina in pelle cortissima, un top; mi dico: ' ma a questo ha dato di volta il cervello? Sì, è impazzito; non penserà mica che esca conciata così? Questi tacchi, poi, non riuscirò neanche a camminare; ma che si è messo in testa? '
Arriva mio marito, mi trova seduta sul letto e gli chiedo:
"Ma cos'è sta roba? Sarai mica impazzito?" In accappatoio, mi si avvicina, mi dà un bacio sulla bocca; è eccitato, il porco, a vedermi in mezzo ai suoi acquisti; mi dice: "Sì, sono un porco pazzo di te". Mi spinge con la schiena giù, mi apre l'accappatoio, sotto sono nuda, ha il cazzo durissimo e me lo mette in figa: "Senti, troia, quanto mi arrapi?"
Mi scopava lentamente e mi diceva: "Voglio che stasera indossi queste cose; ti voglio conciata da troia, per andare al locale; voglio che tutti i maschi lì presenti, impazziscano per te...."
Quelle parole mi hanno provocato un orgasmo devastante; lui continua ad eccitarmi: "Vedi, vedi come godi, puttana? Ti piace che altri uomini ti giudichino puttana? Ti eccita, eh? Guarda cosa ti permetto, io, tuo marito: voglio esibirti e far vedere a tutti che moglie troia che ho"!
Concludiamo la scopata e ci accasciamo sul letto; sto ancora vibrando sotto l'effetto dell'orgasmo appena raggiunto.
Inizia a colarmi sborra dalla fica e gli dico: "Ma quanta me ne hai scaricata, maialino?".
Mi passa un fazzoletto ed io gli suggerisco: "Puliscimela tu"; lui tampona nel pulirmi e dice:
"Dai, sbrigati a vestirti, si sta facendo tardi" Ed io: "Ma vuoi davvero che indossi quella roba?"
"Sì, tranne i tacchi; quelli magari li metterai prima di entrare al locale; per ora va bene il tuo tacco"
"Ok, ma dove mi porti a mangiare così conciata?"
"Tu vestiti, preparati; ho un'idea molto eccitante, su un ristorantino piuttosto riservato".
Boh! Non sono molto convinta, ma inizio a prepararmi: perizoma, autoreggenti e sopra un top in pizzo, molto trasparente: mi si vedono le tette. Cavoli, infilo la gonnellina, è cortissima, mi copre appena il culo: come posso uscire, così? Sono davanti allo specchio, sembro una di quelle puttane che si mettono ai distributori la sera, in una zona qui vicino; vabbè, al limite non tolgo il cappotto, sia a cena che al locale.
Vado di là e mio marito resta imbambolato nel vedermi: "Eccomi, guarda come sto: ti rendi conto che sei matto?"
Mi risponde: "Sei perfetta, andiamo". In una busta avevo messo i tacchi vertiginosi, ma solo a pensarci, mi convinco che non riuscirò mai a camminare con quei cosi.

Usciamo e, saliti in auto, sbottono il capotto; volevo farlo stare a cazzo duro; vedo che, dopo poco, imbocca verso l'autostrada; noi siamo di Brescia e così gli chiedo:
"Ma dove andiamo?" "Nella zona di Verona: è lì che c'è il locale e questo sarà anche da garanzia per un minimo di privacy".
Comincio a fantasticare ed inizio a eccitarmi; ma tu guarda mio marito: ha proprio pensato a tutto, il porco.....
Arrivati in zona Verona, esce dall'autostrada e, in circa 10 minuti, arriviamo in un grande piazzale; ci sono dei camion, è buio, in fondo si vede l'insegna del locale, una trattoria; allora dico:
"Ma che razza di posto è questo?" "Tranquilla, vedrai: dentro è un bel posto, con varie salette, con tavoli riservati". Sono sempre più agitata; mi tiene proprio sulle molle, mio marito: è una continua scoperta.
Parcheggia e scendiamo; mi prende sottobraccio ed arriviamo all'entrata; sono molto agitata; entriamo e vedo dentro; è tutt'altra cosa rispetto a fuori; non l'avrei mai detto. Ci accoglie un signore e mio marito gli dice della reservation a suo nome; quello ci fa strada e lo seguiamo in un corridoio. Mentre camminiamo, vediamo una saletta con diversi tavoli; cerco di capire se quegli uomini fossero dei camionisti; arriviamo in una saletta con luci soffuse e solo 4 tavoli, dove vi era già una coppia; noi prendiamo posto al nostro tavolo; mio marito si toglie la giacca ed il cameriere aspetta che gli dia pure il mio soprabito, ma mi rifiuto; avevo troppa vergogna in quel momento, e così dico che avevo un po' freddo, dovevo ambientarmi un po' .....
Ci versa subito del prosecco ed io dico: "Ah, hai proprio deciso di stendermi, stasera?" e mio marito: "Dai, amore, rilassati e goditi la serata; tanto qui non ci conosce nessuno" "Ma ti rendi conto che son vestita da puttana?" "Ora sei seduta, chi vuoi che ti veda, qui?" Prendo coraggio, slaccio il cappotto e lo lascio poggiare dietro, sulla spalliera della mia sedia, in modo che, se mi serve, lo prendo al volo: mi sento nuda; intanto torna il cameriere con il menu.
Lui non immagina, non riesce a vedere la trasparenza del mio top a causa delle luci soffuse.
Ci spiega un po' i loro piatti, trattandosi di un locale rinomato per la selvaggina; io, intanto, sorseggio il mio prosecco; sono eccitata e sento, in mezzo alle gambe, il piedino di mio marito, che si fa strada verso la mia fica, mentre il cameriere è li che parla? Il cameriere va via ed io gli dico: "Smettila, perché mi sto eccitando; a proposito, come saranno i bagni, quiii...?"

E lui: "Perché non vai a vedere, zoccola? Hai già la fica bagnata" ed io: "Sììììì" gli lancio uno sguardo da porca....e lui:
"Vai a vedere, dai, e vediamo se hai il coraggio di andare senza cappotto".
Ed io: "No, è troppo: sono nuda; darei troppo scandalo" "Ok, ma lascialo slacciato almeno; dai, va a vedere i bagni, che dopo me lo succhi un po', nel bagno, troiaaaa".
Mi metto il capotto, mi alzo e, mentre cammino, incrocio il cameriere di prima; gli chiedo dove fosse la toilette; me la indica con un sorriso a 32 denti, ed io, mi dico: ' Ma tu guarda questo, che tipo '. Arrivo, mi chiudo dentro, faccio la pipì e mentre son lì, mi rendo conto che il bagno non è niente male per una sveltina; si può fare, sono molto eccitata.....
Mi sfilo il perizoma e lo metto nella tasca; esco e mi avvio verso il tavolo; il mio ticchettio di tacchi, fa girare diversi uomini. Arrivo al tavolo, mi siedo e dico: "Bello il bagno: si può fare una pazzia, dopo..."
"Bene, troiaaaa...". Intanto arrivano i piatti ordinati; mi son già scolata tre bicchieri di prosecco; stasera mio marito ha proprio deciso di farmi sballare....
Intanto il mio capotto è arrotolato sullo schienale della sedia, sto abbassando le difese, forse ha ragione mio marito: stasera dobbiamo pensare solo a noi, stuzzicarci ed osare, goderci la serata, la coppia vicina di tavolo se ne sta andando. Mio marito mi dice:
"Ora siamo soli, dai, lasciati andare; fai un po' la civettuola con il cameriere, provocalo, fammi vedere quanto sei brava.
Ed io: "Sta attento!" e gli lancio in faccia il mio perizoma tolto poco prima in bagno. Lui lo afferra e lo annusa, poi mi dice:
"Così, brava, troia". Con il piede mi sta toccando la fica; intanto ritorna il cameriere a controllare se abbiamo bisogno di qualcosa. Faccio una mossa inaspettata: faccio cadere la forchetta e indietreggio con la sedia, affinché possa vedere come ero abbigliata.
Mi sentivo strana, questa situazione mi piaceva, mi eccitava farmi vedere così conciata da quello sconosciuto.
Mio marito è infoiato, mi propone di far un giro in bagno, prima di andar via. Mi alzo, mi appoggio il capotto sulla schiena e vado verso il bagno. Dopo qualche minuto, sarebbe arrivato mio marito; il locale si è un po' svuotato; entro nei bagni e cerco quello dove vi è il fasciatoio per i bimbi, perché è un po' più grande; tolgo il capotto e lo appendo agli appositi sostegni; aspetto l'arrivo di mio marito. Nel frattempo, mentre sono dietro la porta, arrivano due donne, con mio notevole disappunto.
Ciascuna si chiude nella propria toilette ed io spero che arrivi subito mio marito; ora, finalmente, arriva ed entra subito. Chiudo la porta e lui mi salta addosso; mi bacia in bocca, mi tocca ovunque ed io mi ritraggo, dicendogli:
"Tira fuori il cazzo, porco, che sono qui per succhiartelo, muoviti..." Intanto mi toccavo la fica, mi son inginocchiata e l'ho preso tutto in bocca; mi sentivo una pornostar per come lo ciucciavo, lo ingoiavo, mentre guardavo negli occhi mio marito, che era in estasi per il pompino che gli stavo propinando.
Poi mi dice: "Ora basta"; mi ha fatto appoggiare una gamba sul water e mi ha penetrata; è stato bellissimo, sentirlo tutto dentro, in quel contesto. Si sentivano le voci delle donne, fuori dal bagno, e quindi, mio marito si era dovuto adeguare e non far troppo rumore, perché aveva una foga addosso che avremmo corso il rischio di farci sentire fino in sala.

Intanto mi sussurrava porcate all'orecchio, dicendo che sono una troia, sempre bagnata, che ho bisogno di un amante. Ormai mi è chiaro: mio marito vuole le "corna", vuole una moglie zoccola, che si faccia chiavare da altri uomini. Oddio, questo è impazzito. Finalmente non sentiamo più voci e così si scatena, mi scopa fino a riempirmela.
Esce da me, si pulisce e mi dice: "Vado al tavolo" mentre mi chiedo: ' Ma questo è proprio matto? Vuole che lo faccia "cornuto"? '
Arrivati al tavolo, prendiamo il caffè e mio marito mi strizza l'occhio: lascia il mio perizoma al cameriere, vicino al tovagliolo ed io: "Sei un porco" andiamo verso la cassa a pagare, sono un po' agitata, perché ora si fa sul serio, si va a questo benedetto locale!!!!
Saliti in auto, mi dice: "In dieci minuti, saremo al locale; sono le 23:00 passate, penso sia l'ora giusta" al che gli rispondo: "Ok, proviamo".
Non nascondo che sono agitatissima; lungo tutto il tragitto, non ci siamo detti una parola; mi guardavo in giro, mi sentivo eccitata ed ero pure senza slip; arrivati, troviamo il locale in una zona che sembrava di quelle industriali, ma con una grande insegna luminosa. "Eccolo il locale" dice mio marito. Una fila di auto lunghissima, ci ha costretto a parcheggiare piuttosto lontano.... Nello scendere dall'auto, gli dico: "Ma come ci arrivo fino all'entrata, con questi trampoli dai tacchi alti?" erano quelli che aveva comprato mio marito. Intanto lui ha subito trovato la soluzione:
"Tu indossali, io ti porto dinanzi all'entrata e poi mi allontano per parcheggiare"; al che io: "No, daiii, devo rimanere da sola?" "Ma si tratterà solo per qualche minuto; farò prestissimo; ti prego, mettili, fammi felice!" Non volevo rovinare il momento e, quindi, acconsento... Mi accompagna davanti all'entrata e lì ho avuto qualche incertezza a scendere dall'auto; avevo timore, ma mio marito mi dice:
"Daiiii, faccio subito, poi hai il capotto, nessuno può vedere come sei vestita". Mi tremavano le gambe, apro la portiera e scendo; lui va a parcheggiare, intanto mi passano davanti sia coppie che ragazzi; mi sentivo molto osservata, fortuna che arriva subito mio marito.
Mi prende sottobraccio e dice: "Dai, mia bella troia; andiamo a vedere un po' com'è la situazione".
Porta rossa, suoniamo: il cuore mi andava a 1000.
Entrati, vi troviamo la receptionist, una ragazza giovane e bella ci accoglie; dobbiamo registrarci; io avevo timore a lasciare i nostri dati, ma mio marito mi rasserena, dicendo che non c'è niente di male, che è tutto normale; mi lascio convincere e, fatta la registrazione, ci viene spiegato un po' come funziona il tutto. Ci indica un tendone da oltrepassare e lì c'è il locale con bar e pista da ballo; poi le varie zone destinate ai giochi; lei spiegava, ma io non ho capito nulla, per la tanta agitazione.
Oltrepassiamo la tenda e, cavoli! Che bello! Un bel bancone bar, tavolini, divanetti e... tantissima gente. Io avevo ancora indosso il capotto e, a pensarci, ora mi sentivo ridicola. Le donne che vedevo lì in giro erano quasi nude, con i seni di fuori e autoreggenti in mostra. Mi sentivo davvero imbarazzata; mio marito mi invita a sedere su un divanetto e, cosi, diamo una guardata panoramica. Ci guardavano tutti.....
Una volta seduti, mio marito mi chiede: "Allora, che te ne pare?" Sembrava una discoteca, se non fosse per quelle signore pressocché nude, ma tranquille; di sicuro erano frequentatrici abituali di quei locali; mio marito:
"Dai, troiaaaa; togli quel capotto: fa vedere che pure tu sei alla loro altezza, che sei Femmina".
Quelle parole mi hanno come dato una scossa, perché era come se lì tutto fosse concesso.

Mi tolgo il capotto restando seduta e lo appoggio di fianco a me; avevo le cosce scoperte, si vedevano le autoreggenti; ma, per fortuna, le luci soffuse, non evidenziavano molto il mio abbigliamento. Intanto un cameriere ci porta due coppette, informandoci: "Ve le offre quel signore"; era seduto su uno sgabello ed era chiaro che ci aveva seguiti, notando che eravamo parecchio disorientati, impacciati, e vuole provarcisi ....
Ringraziamo con un gesto di brindisi e dico a mio marito:
"Qui non perdono tempo, eh: ci provano subito". Lui, con tutta naturalezza, dice: "Embè, questo è un locale dove si viene per divertirsi" ed io gli dico: "Sei il solito porco"....
Mi dice: "Dai, facciamo un giro e vediamo cos'altro c'è" "Sì, ma a patto che mi dai la mano e non me la molli mai".........
"Sìììì, tranquilla" ci alziamo e iniziamo il tour. Entriamo in un corridoio buio e, già da lì, ci giungono alle orecchie gemiti di donne che godono. Allora io: "Ma cavoli: qui scopano davanti a tutti? Ma tu guarda...?" Ero sbalordita per quello che vedevo; alcune erano dentro stanze con le porticine chiuse, altre no: porta aperta e lei su un lettone con attorno diversi maschi, oltre gli spettatori dinanzi alla porta. Ci siamo fermati pure noi a curiosare; ero molto eccitata, mi sentivo toccare il culo; all'inizio credevo fosse mio marito, ma, quando ha iniziato ad infilare un dito nella figa, gli ho detto: "smettila", ma lui dice: "Cosa c'è?" Lì ho realizzato che era uno di fianco a noi, che mi stava sditalinando la fica; mi son ritratta e riferito a mio marito che ero stata toccata da un uomo". Lui, sempre tranquillo, mi dice: "Ti è piaciuto?" ed io: "Ma sei proprio un porco?!".....
Però, nel mio intimo, ' altroché se mi era piaciuto '. "Dai, tocca, controlla tu, porco" e lui: "Troiaaaa, sei tutta bagnata".
Iniziamo a gironzolare nel buio e ci accorgiamo di esser seguiti da diversi uomini, che quasi ci stavano addosso; sembrava un corteo: ci fermavamo noi e lo facevano pure loro; che stana sensazione, esser seguiti cosiii.....
Dopo un nuovo corridoio buio, arriviamo in uno dove c'erano donne inginocchiate, con al fianco, una parete piena di buchi, dai quali spuntavano cazzi e quelle li succhiavano. A vederle era molto eccitante: accoglievano in bocca cazzi di sconosciuti? proseguo nella visita del posto e sono sempre più estasiata; pian piano torniamo nella zona bar; avrei voluto ballare, mi sentivo eccitata, volevo esibirmi un po'.

Prendiamo posto su un divanetto, proprio a bordo pista, e mio marito dice: "Io mi siedo, tu lasciati andare, balla, divertiti". Inizio a muovermi un pochino, restando vicino a mio marito; lui mi fa segno di entrare in pista: "Vai, divertiti". Sentivo le mie tette sballottare, dal momento che erano libere nel top, per niente trattenute da reggiseno; mi si avvicina un uomo, balliamo molto vicini, tra noi s'instaura come una lotta di sguardi; mi sentivo troia e, quindi, provocavo.
Mio marito era lì a guardare i miei atteggiamenti nel ballare, anche se, più che ballare, la mia era una continua provocazione per quell'uomo, che, ormai, mi stava appiccicato addosso. Mio marito, al vedere questa situazione, si è eccitato come un toro; è venuto verso di me, mentre ero in mezzo a due uomini; mi mette la lingua in bocca, eravamo eccitati al massimo.
Mi dice: "Andiamo da qualche parte, voglio scoparti!"
Mi prende per mano ed io lo seguo, ma, dietro di noi, c'era quell'uomo con cui ballavo; ci stava seguendo nel corridoio buio; abbiamo trovato una stanza libera con al centro un puff munito di un fallo attaccato alla seduta. Mio marito ha chiuso la porta, dopo aver sentito che diceva al tizio: "tu, no". Chiusa la porta, mi sbatte contro la parete, mi strappa il top e prende a leccarmi le tette; io tasto il suo cazzo, trovandolo durissimo; mi dice: "Sei una troia, ho notato che il locale ti piace, ti piace far la zoccola e provocare altri uomini? Allora, inginocchiati e succhiami il cazzo". Nel mettermi in ginocchio, noto dei fori sulla parete, era buio, non si vedeva granché, ma da uno di quei buchi, vedo svettare un cazzo. Lo indico a mio marito e lui mi dice: "Sarà il cazzo di quello che hai provocato, puttana; per ora pensa a succhiare il mio".
Mentre mi scopava la bocca, non potevo far a meno di tener d'occhio quel cazzo che spuntava dal buco; ero troppo eccitata, mi sentivo troia, in quella situazione. Mio marito mi tira su e mi ordina:
"Mettiti a pecora con la gamba sul quel puff, voglio scoparti, troiaaa"
Non lo avessi mai fatto; adesso mi trovo proprio difronte a quel cazzo, è grosso; ma è anche molto eccitante farmi scopare così, mi dava dei colpi fortissimi, mentre io, ogni tanto, mi giravo per guardarlo in faccia.
Ma era buio e, presa da un raptus, allungo la mano e tocco quel cazzo; devo dire che era una sensazione adrenalinica ai massimi livelli: lì, con mio marito che mi scopava, mentre io stavo segando un altro uomo.
Mio marito segue la scena e mi dice:
"Brava, troia, lo sapevo che eri una troia; ti piacerebbe provarlo in bocca? Dai, che aspetti?"
Mi strattona con il suo cazzo ficcato dentro per farmi avvicinare di più alla parete, ma io, più che segarlo, non me la sento di andare oltre, temevo una eventuale reprimenda di mio marito: anche se lo sapevo d'accordo, ma non mi sentivo di farlo.

Lui ormai era all'apice, non resiste più, lo sento: "Sborro, puttana" Mi son sentita scaricare dentro il fuoco; intanto proseguivo a segare l'altro cazzo; era il primo cazzo che toccavo da quando avevo conosciuto mio marito, quindi, per me, quella situazione era più che forte. Inoltre, se si considera che erano circa 3/4 mesi che ci eravamo svegliati dal letargo sessuale e ritrovati dopo anni di indifferenza, ora, finalmente, ci siamo scoperti ed aperti a giochi senz'altro trasgressivi.
Dopo aver goduto, lui esce da me e cerca qualcosa per pulirsi; io, nel frattempo, ho mollato quel cazzo e lui mi dice:
"Perché non ci hai giocato ancora un po'? Perché non lo hai preso in bocca?...
"Boh? Non me la son sentita di andare oltre". Per me questo deviare dal nostro rapporto, già significava tanto e non è per niente facile".
In effetti, sentivo dentro di me il desiderio di esplorare questo mondo libertino che, se non altro, è servito a farmi ritrovare con mio marito. Ora, infatti, fra noi s'era creata un'intesa che, in tutti questi anni, non c'era mai stata.
Mio marito si sta rivestendo e pure io cerco di darmi una sistemata; ritorniamo nella zona bar e ci sediamo su un divanetto; vediamo subito avvicinarsi l'uomo che prima ci aveva offerto da bere e poi seguito; chiede se può sedersi e mio marito gli risponde di sì...
Si presenta, facendomi il baciamano; si trattiene dal liberarmela e dice:
"Grazie, è stato fantastico sentire il calore della sua mano prima; mi ha dato forti sensazioni".
Ecco era lui l'uomo misterioso del buco; io arrossisco e lui dice:
"Ho notato che siete nuovi dell'ambiente; io ci vengo spesso, praticamente sono di casa".
La mia considerazione su di lui è che è un bell'uomo sui 50, per cui si crea un certo feeling: iniziamo a parlare del locale, lui mi fa molte domande, cercando di capire fin dove siam pronti ad arrivare.
Intanto che mi guarda, avverto che sarebbe capace di sbranarmi se solo potesse; comincio un po' a partecipare al discorso; sono appoggiata al petto di mio marito e lui, marpione, mi fa molti complimenti. Devo dire che la cosa mi lusinga non poco e mi comporta un certo languore; fa portare una bottiglia, vuole apparire brillante; mio marito se ne esce: "Vado un attimo alla toilette: torno subito", mentre io proseguo il dialogo con Mario che, ad un certo punto, mi spiazza un po', chiedendomi se può sedersi accanto a me, sul divanetto; ha notato il mio lieve disagio ed aggiunge: "Tranquilla, non voglio per niente metterti in imbarazzo; ti starò affianco finché non ritorna tuo marito: qui c'è una musica dal volume troppo alto".
Al che gli rispondo "ok", cercando di non apparire una che se la tira; si siede, ora siamo vicini, mi prende la mano e ricomincia con i complimenti. In effetti ero quasi nuda: il top trasparente, la gonnellina ormai non esisteva più perché risalita su, mettendo in bella vista le autoreggenti oltre che ero senza slip; ovvio che lui era come sui carboni ardenti...
Intanto arriva mio marito, cui lui dice:
"Mi devi scusare: non ho resistito a star lontano da questa tua bella donna". Mio marito risponde:
"Hai fatto bene, bisogna star sempre vicino alle belle donne" si siede e mi dà un bacio in bocca.

Ora mi ritrovo in mezzo a due uomini, marito compreso.
Il porco è molto eccitato per la situazione che si sta creando, mi tiene appoggiata a sé e, intanto, beviamo; poi, con fare da maiale, chiede a Mario: "Cosa ti piace di mia moglie?"
Al che lui risponde: "Come non constatare che è una bella Femmina? Credimi, qua dentro ce ne sono tante, ma tua moglie ha quel qualcosa in più che la rende infinitamente desiderabile". Ridendo, mio marito, con una mano, solleva quel poco che ancora mi copriva, vuole mostrargli che sono senza slip, perché è nella sua natura esibirmi; vuole che quest'uomo sbavi per me. Avverto un forte senso di vergogna e metto una mano sulla mia intimità, per coprirmi; al che lui dice:
"Dai, lasciati andare..." e mi lecca orecchio e collo. Accidenti ho i brividi, mi perdo, non mi rendo più conto di nulla; intanto la mano di Mario mi tocca la gamba e, pian piano, mi tocca l'interno coscia; praticamente sta approfittando della situazione, perché sono in brodo di giuggiole per quello che mi sta facendo mio marito. Ad un certo punto, mio marito si ferma, guarda Mario che mi sta toccando ed è quasi arrivato alla fica.
Sono eccitatissima nel sentire quelle mani, mentre siamo lì sul divanetto, con tutta quella gente intorno, situazione davvero eccitante.
Mio marito non smette di provocarmi:
"Prima ti sei divertita a toccargli il cazzo, ora tocca a te farti toccare: dai, troia". Quelle parole, dette in presenza dell'altro, hanno avuto su di me l'effetto di un orgasmo.
Mi son abbandonata, ho lasciato che quella mano andasse dove voleva; era una sensazione troppo eccitante: lui che mi toccava la fica ormai fradicia e mio marito che continuava a leccarmi e baciarmi il collo, mentre con le mani, mi toccava le tette; voleva scoprirmele, ma l'ho fermato; stavamo davvero andando troppo oltre.
Così, lì, su quel divanetto, era troppo sconcio quello che stavamo facendo; mi son ritratta ed ho fermato tutto.
Mario mi ha detto: "Hai la figa bagnatissima, sei eccitata, bella signora". Al che mio marito gli risponde:
"Hai visto quanto a mia moglie piaccia far la porcellina?".
E lui: "Si vede e si sente" diceva mentre annusava quelle sue dita con cui mi aveva penetrato. Poi aggiunge:
"Perché non andiamo a metterci un po' più tranquilli, di là, e proseguiamo a dar piacere a tua moglie?"
Io, ' boh ', non mi sentivo pronta a questo passo, anche se, dentro di me, lo volevo con tutte le mie forze.
Ho detto a mio marito: "No, andiamo noi due soli, anche scopare, se vuoi; ma lui lasciamolo fuori".
Mio marito ha provato ad insistere, ma io ho detto no...
Allora ci siamo alzati e siamo andati di là; abbiamo trovato una stanzetta con un letto, ci siamo chiusi dentro, ma vi erano delle fessure ed erano visibili sagome di uomini che guardavano.
Questa situazione a me ha eccitato molto, al punto che ho spinto mio marito sul lettone e gli son salita sopra; mi son tolta il top, strofinando le tette in faccia a mio marito e dicendo che era un porco. Ero ormai fuori di testa: mi sentivo una troia con tutti quegli spettatori e desideravo far veder loro, quanto ero capace di esser troia.
Indietreggio, gli tiro fuori il cazzo dai pantaloni; ero tutta un fuoco; inizio a leccargli le palle e poi risalgo fino ad ingoiarlo tutto; avevo gli occhi chiusi e mi stavo godendo il momento; stavolta volevo condurre io il gioco; mi impalo sul cazzo durissimo di mio marito ed inizio una folle cavalcata; lui mi tocca le chiappe, me le allarga, ho avuto un orgasmo potente; ero troppo eccitata e gli ho detto: "Ora me lo infilo nel culo, il tuo cazzo, così tutti potranno vedere quanto sia troia, come piace a te...."
Mi son seduta sul suo cazzo e, a differenza delle altre volte che faticavo un po' a farlo entrare, stavolta ero talmente eccitata che ho avvertito un piacere pazzesco nel sentire quel cazzo durissimo che, man mano, entrava dentro di me; e lui, appena ha avvertito che era tutto dentro, ha iniziato a spingermelo quanto più possibile.
Sfregavo la fica sul suo inguine, uuhhmm, come godevo, e lui era come impazzito, fino a sborrarmi dentro il culo; ma il suo cazzo, stavolta, non si ammorbidiva, continuava a starmi dentro ed io lo avvertivo ancora duro.
Poi mi ha detto: "Tesoro, che bello! Proprio una bella seratina: quanto sei bollente, stasera! Cosa te ne pare?" ed io: "Sì, davvero, non credevo potesse crearsi una situazione come questa che abbiamo vissuto stasera; sì, mi è proprio piaciuta".
Siamo ancora su quel lettone a coccolarci, quando mi chiede che ne penso di Mario. "Sì, niente da dire: è un bell'uomo e, tra le gambe, ha un'ottima dotazione"; mi stavo eccitando a parlar di lui, come pure mio marito; sentivo il suo cazzo di nuovo duro, quando mi chiede:
"Perché non vuoi conoscerlo un po' più da vicino? Ciò che intendo è provarci; andiamo di là, magari viene al tavolo; se ti imbarazza, io mi posso allontanare un po', con il pretesto della toilette; immagino, al mio ritorno, di trovarti a limonare con lui"
Intanto mi puntava il cazzo, era dietro di me, mentre eravamo sdraiati sul lettone; ed io ho risposto:
"Non lo so, forse mi piacerebbe, ma... boh?" e lui, insistendo:
"Dai, godi, tesoro, non pensare a nulla". Intanto, senza rendermene conto, me lo aveva messo nella fica e mi scopava molto lentamente, parlando di Mario. Stavo perdendo la ragione, ero eccitatissima e gli dico:
"Guarda che l'hai voluto tu...; se lo troviamo di là, ci provo, sììì, ma, ti prego, continua a scoparmi cosìììì.....vengoooooo".
Ennesimo orgasmo e sborra anche lui; ci baciamo e poi ci ricomponiamo. Prima di uscire dalla stanza, bacio in bocca mio marito e gli chiedo: "Sei sicuro?" e lui: "Non desidero altro!"
Nell'aprire la porta, vediamo che l'andito era pieno di uomini; nell'uscire, azzardano dei complimenti per quello che hanno visto; mi eccita tutto questo e, arrivati nella zona bar, dico a mio marito:
"Andiamo al bancone, non vedo Mario, sediamoci sui sgabelli a bere qualcosa".
Seduti, ordiniamo una coppetta e poi mi guardo in giro; lo cercavo, ma non mi riusciva di vederlo; dico a mio marito:
"Magari si è offeso ad averlo escluso prima". Al che lui mi risponde: "Non credo: penso abbia capito che ancora non siamo pronti al gioco; del resto, non stiamo scoprendo ora, pian piano, questo mondo? - ed aggiunge - Son sicuro che a lui questo fatto lo intrighi ancor più e non lo farà demordere, perché, guardati intorno, vedi quante donne si concedono con tanta disinvoltura? Tipo quella che era a letto accerchiata da tutti quegli uomini e li succhiava, senza alcun ritegno? Lui, fidati, vorrà te, che, per lui, sei un frutto acerbo, ancora da assaporare".
Intanto, ciò detto, Mario ancora non si vede; quasi sconsolata, decido di andare alla toilette; mio marito: "Ti accompagno?" "No, resta qui: potresti vederlo in giro; poi, anche se per andare solo alla toilette, voglio provare a muovermi da sola; in ogni caso, ci sono uomini della sicurezza in giro, per cui mi sento tranquilla".
Scendo dallo sgabello e mi avvio, entro nel bagno, faccio la pipì e mi do una sistemata; poiché quel bagno era munito di bidet, mi rinfresco un attimo ed esco; mi sistemo un po' il trucco davanti allo specchio; tutt'intorno era un via vai di donne seminude; le guardavo, colpita dalla loro scioltezza, di come si atteggiavano pur nella loro audacia.
Ripongo tutto in borsetta ed esco fuori dal bagno; Mario, non me lo aspettavo, mi chiede: "Come va?" Io: "Bene"
"Dai, vieni a bere qualcosa al tavolo". Dico "ok" e lo seguo. Mio marito è al bancone, mi vede che sto seguendo Mario al tavolo di prima.
Ci sediamo, mi versa un bicchiere e mi ripete: "Sei bellissima!" Mio marito, da dove si trovava, poteva tenermi d'occhio.

Mi prende la mano e si avvicina sempre più; ero agitatissima, ma, allo stesso tempo, ero tanto intrigata da questo gioco; sentir la sua mano sulla gamba, mi ha dato come una scossa; ora lo stavo lasciando fare, mentre mi parla, siamo vicini con il viso....
Le sue mani son sempre più audaci, le sue parole mi fanno elettrizzare; mi dice:
"Scusa, ma vai in giro sempre senza mutandine?" Ed io: "No, solo a volte".
Avevo una voce da porca in calore: "Le ho tolte prima, quando ero a cena al ristorante; poi, mio marito ha voluto regalarle al cameriere". "Ah sììì, come mancia? E bravo il maritino; un gran bel gesto per il cameriere; permettergli di annusare gli umori della tua bella figa; sei eccitata? Sai cosa ti farei adesso? Ti allargherei le cosce e te la leccherei, dolce porcellina; oppure vorresti esser chiamata "troia"? Cosa ti piace di più? Dimmi: cosa ritieni di essere?"
Sono davvero in estasi e intanto lui insiste: "Dai, su, dimmi" Ed io, con voce tremante, gli rispondo: "Sono una troia, sììì"; e lui: "Esatto; ti ho vista prima, di là; stasera ho seguito solo te, qua dentro; non ho fatto nulla con nessun altra donna; mi son dedicato solo a starti dietro, sporcacciona; ho visto come lecchi bene il cazzo - mi prende la mano e mi dice - senti come sono eccitato per te? E poi, quando te lo sei infilato nel culo; che grandissima troia seiii! Vuoi leccare il mio cazzo? Dai, assaggiarlo, andiamo di là, soli, dai, io e te, almeno un po'; son sicuro che tuo marito non avrà nulla in contrario; ho capito che gli piace vederti divertire con un altro maschio; e tu? Tu non muori dalla voglia di farti leccarti quelle tette?"
Le sue parole erano benzina sul fuoco per me; non capivo più nulla, ero eccitata e decisa a fare questo gran salto.
Mi giro, lancio uno sguardo a mio marito, ancora là seduto; lui dice:
"Tranquilla, gli fa piacere questo gioco". Non so come abbia fatto, ma, in un attimo, mi ha messo la mano dietro al collo, mi ha tirato a sé e mi ha baciato; all'inizio ho cercato di sottrarmi, ma poi ho ceduto; ci siamo baciati; le nostre lingue si attorcigliavano in un gioco particolarmente libidinoso; ho chiuso gli occhi e mi son abbandonata a lui; le sue mani mi toccavano ovunque, mentre pensavo a mio marito che mi stava guardando.....
Lui cercava di farmi alzare per andar di là ed io non ci ho più capito nulla: mi son alzata e l'ho seguito tenuta per mano da lui.

Arrivati davanti ad una stanza, mi son ritratta; dentro di me mi son detta: ' no, che cazzo sto facendo, da sola, nooo '. Lui mi ha spinto contro la parete e mi ha limonato; premeva il suo cazzo durissimo contro di me e mi strattonava per farmi entrare; ed io... noooo! Mi toccava le tette, mi aveva abbassato il top e mi baciava e leccava i capezzoli, lì, in quel corridoio; intorno a noi si stava creando un nugolo di uomini che ci guardavano....
Ad un certo punto, ho fermato tutto e gli ho detto:
"Torniamo di là, da mio marito".
All'inizio era troppo preso, faceva finta di non capire, ma poi si è reso conto ed a risposto con tono deluso:
"Ok, se non sei pronta a questo passo, torniamo di là"

Ci rechiamo al bancone dove era seduto mio marito; l'ho abbracciato e lui mi ha detto:
"Tranquilla, va tutto bene!" Ed io gli ho risposto: "Vorrei tornare a casa, andiamo!"
Abbiamo salutato Mario e ci siamo diretti verso l'uscita.

(continua)
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